23/07/09






I dubbi dell'influenza suina

Chi conosce Jane Burgermeister?

Nessuno. Perché nessuno ne parla.

Eppure la signora Burgermeister, che di professione fa la giornalista investigativa, ha doppia nazionalità irlandese/austriaca ed ha scritto per la rivista Nature, per il British Medical Journal, per American Project ed è corrispondente europea del sito web Renewable Energy World, si è spinta molto in alto sporgendo denuncia presso l’FBI addirittura contro l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le Nazioni Unite (ONU) accusandole di bioterrorismo e di aver provocato intenzionalmente le premesse per una epidemia.

La Baxter AG e la Avir Green Hills Biotechnology sono accusate di aver prodotto un vaccino contaminato contro l’influenza aviaria e di quella suina al fine di causare una pandemia e trarne un grande profitto economico attuando un programma di vaccinazione obbligatoria di massa.

La Burgermeister porta le prove che la Baxter AG ha deliberatamente fatto uscire 72 chili di virus vivo dell’influenza aviaria, fornito dall’OMS durante l’inverno del 2009 a 16 laboratori in quattro paesi differenti, minimizzando l'accaduto definendolo un banale incidente.

Oltre a queste accuse la giornalista ha sporto denuncia anche riguardo al caso delle fiale di “influenza suina” destinate ad un laboratorio di ricerca esplose in un affollato treno intercity in Svizzera.

La Burgermeister sostiene che, sia l’influenza aviaria, che l’influenza suina, siano state bioingegnerizzate in laboratorio usando i finanziamenti forniti dall’OMS e da altre agenzie governative. Il virus dell'influenza suina difatti sarebbe un ibrido in parte dell’influenza suina, in parte dell’influenza umana e in parte dell’influenza aviaria, una cosa che può solo venire da un laboratorio, secondo l'opinione di molti autorevoli esperti.


La verità è ancora lontana dall'essere raggiunta, certo questi sembrano dubbi molto ben argomentati.

Si attendono risposte da parte degli interessati ... sempre che abbiano voglia di darle.



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